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UNA TECNICA… DIVINA.

Aggiornamento: 29 ago 2023



Esiste una “tecnica” di crescita personale che arriva da un libro poco letto, per niente capito, eppure tra i più conosciuti al mondo: la Bibbia.


Prima di spiegartela devo fare una breve premessa:


In questo post userò la parola "Dio" perché è più semplice per capirsi; e perché faccio riferimento ad un libro specifico dove si parla di Lui.


Esistono dei passi biblici in cui ci viene detto che:

  • Dio non ha un nome,

  • nessuna immagine di Lui deve essere fatta.


Esodo 20, 4-5

4 “Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire”.


Per quanto riguarda il nome di Dio sappiamo essere impronunciabile.


Le lettere Yhwh non sono pronunciabili, anche se qualcuno cerca di farlo aggiungendo delle vocali.


Qualsiasi altro nome, come Eterno, Altissimo, ecc non sono nomi, ma aggettivi per qualificarlo.


Nonostante questo, nella Bibbia, viene detto di non pronunciarlo invano. Contraddizione? Forse. Io penso si possa interpretare come: non pronunciare nessun nome per identificare Dio perché è inutile farlo.


(lo so, lo so, la chiesa vieta le interpretazioni soggettive, ma io sono socratico e credo nelle domande e nel dubbio come via della conoscenza)


Altra informazione interessante arriva da Gn 1, 26 - 28, in cui Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine [...]";

e da Esodo 3,14 dove Dio dice una cosa di Sé molto importante: “io sono colui che sono”.


Ricorda queste affermazioni, ti saranno utili verso la fine del mio discorso.


Da queste premesse deduciamo che:

  • non abbiamo il nome di dio;

  • non dobbiamo fare immagini di Lui

  • non dobbiamo usare immagini terrene per rappresentarlo


In questi dettami abbiamo la più elevata tecnica di coaching e crescita personale del mondo.


La nostra mente genera continuamente pensieri, immagini, fantasie, dialoghi interiori; e questo spesso ci stanca, ci confonde, ci impedisce di trovare la soluzione, ci impedisce di comprendere cosa realmente succede attorno a noi. Il suo continuo lavorio ci impedisce di vivere bene il presente.


Tutto ciò che vorremmo è pace e chiarezza; e nella disperazione che facciamo?

Invochiamo Dio.


E cosa ci dice Dio?

“Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà (Mt6,6).

(Nella nuova versione c’è scritto: ti ricompenserà pubblicamente)


Come dici? Subito dopo ci insegna il Padre Nostro? Forse no... visto che l'esegesi ci insegna che quella parte fu scritta 60 anni dopo il versetto 8 di Mt cap 6 per isegnare l'atteggiamento da tenere proprio in quel silenzio.

Ma questa è un'altra storia che forse ti racconterò se sei interessato.


Torniamo al silenzio nella tua stanza!


Cosa si fa in quel silenzio? Si sta zitti, senza parlare ma ascoltando!!

E come?

Senza farsi nessuna immagine, men che meno di Dio;

senza dare nomi a cose o persone.


Ma cosa succede quando la mente non può più dialogare con se stessa?

cosa succede alla mente quando non ha immagini e parole con cui giocare?

cosa succede in noi quando stiamo in un silenzio assordante?


Beh, noi iniziamo a vivere ansia perché ci hanno abituato a stare nel rumore della mente, ma poi, rimanendo nel Silenzio (nota che l'ho scritto con la "S" maiuscola per dargli un senso di luogo spirituale!), succede che di colpo ci sentiamo in un sereno vuoto, calmi, quasi sospesi ed è lì che veniamo ricompensati, perché è quello il momento in cui ci viene data la verità.


La verità di noi, di chi siamo, di cosa fare in quel momento della vita per noi difficile, di come “essere colui che siamo”.


No, non è una bestemmia!!

Noi siamo immagine e somiglianza di Dio, quindi anche noi possiamo e dobbiamo essere “colui che sono”.

Non è una sostituzione a Dio, è un riconoscersi in Lui, come Lui, figli e creature in relazione col Padre.


E’ l’essere nel “qui e ora” di cui tutti parlano.


Ma la preghiera non sono parole, è “silenzio nella tua stanza” ed ascolto.


Come canta Vasco Rossi: “Si può cambiare solo se stessi, sembra poco ma se ci riuscissi, faresti la rivoluzione”.


Ed è proprio la rivoluzione che Dio ci offre, perché ci cambia la vita quando, come dice Gesù, fai Metanoia, che non significa “convertiti” o “cambia religione”, bensì significa: “CAMBIA MODO DI PENSARE ED AGISCI DI CONSEGUENZA”.


Per farlo devi smettere di usare immagini e parole, e lasciare che dal silenzio emerga la Verità, unica forza capace di rendere le nostre azioni efficaci.


Così semplice, così Divino, da essere l’ultima cosa che l’uomo vuole fare nonostante sia un vero sacrificio, dove sacrificio significa: Sacri-fecere, ossia “RENDERE SACRO”.


E cos'è che devi rendere sacro?


La TUA VITA ascoltando la verità che arriva in te mentre ascolti nel silenzio della tua stanza, senza immagini, nomi o parole, dove il Padre tuo vede nel segreto del tuo cuore e ti ricompenserà (Crf Mt 6, 1 - 8) affinchè tu possa essere colui che sei.



Andrea Catanese

Counselor psicosomatico

Ideatore del Riequilibrio Energetico Ideodinamico®






Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/jeffjacobs1990-7438739/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=4336337">Jeff Jacobs</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=4336337">Pixabay</a>



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