TUTTO NEL CORPO
- Andrea catanese

- 28 set 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 gen 2022

Quale parte di noi ha il controllo assoluto su tutto ciò che facciamo e pensiamo?
Questa risposta è difficile, ma certamente ci possiamo rendere conto che tutto ciò che ci impedisce di fare e realizzare qualcosa passa attraverso il nostro corpo fisico, non visto nella sua realtà meccanica di muscoli, ossa e nervi, ma visto nella sua realtà somatica, cioè di corpo vivente in relazione con se stessi, gli altri e Dio (definizione paolina).
Quando noi abbiamo un desiderio, ma contemporaneamente abbiamo la paura del fallimento, è nel corpo che noi percepiamo il blocco che ci impedisce di muovere, sia da un punto di vista mentale, ossia rendendoci incapaci di continuare a pensare e a progettare; sia di muoverci realmente e fisicamente nello spazio e nel tempo andando a realizzare incontri, relazioni, a vivere esperienze.
Il corpo va visto quindi come una realtà vivente, al cento per cento vivente e pensante, che nella filosofia spirituale viene nominato come realtà materiale animata. Noi siamo una realtà animica e ci esprimiamo attraverso una realtà fisica che è il nostro corpo.
Ci relazioniamo con una realtà fisica esterna a noi, ma siamo, contemporaneamente, pensatore e pensato, osservatore e osservato; e tutto questo avviene internamente al nostro corpo che ci propone e ripropone le sue risposte a livello di azione, oppure, il più delle volte, con una reazione di tensione interiore che si manifesta con una tensione a livello muscolare, tendineo, o addirittura a una disfunzione a livello organico.
A questo si aggiungono stati di pensiero confuso.
Per intervenire su questo stato di reale squilibrio noi dobbiamo lavorare con e attraverso il corpo fisico, sempre guardandolo nel suo aspetto somatico.
Per fare questo ci sono tanti, tanti metodi: meditazione, alcune tecniche di massaggio, tecniche energetiche e altro ancora.
Quello che propongo io è un processo particolare che lavora attraverso il corpo osservando e sfruttando la sua capacità autonoma di creare il blocco, ma anche di trovare la soluzione a quel blocco, restituendoci tutta l'energia e la potenza che risultano bloccate in esso e tenute amalgamate da un'emozione negativa che fa parte di un vissuto, reale o fantasioso, che ha creato quel imprinting somato emozionale negativo.
Posso dire che noi siamo in grado di comunicare con quella realtà entrando all'interno del corpo, sempre nel suo aspetto somatico, e vedere, seppur simbolicamente, il vissuto che ci impedisce di agire in modo determinato e ottenere la soluzione per uscire dal problema.
Questo blocco somato emozionale all'interno del nostro corpo l'ho chiamato "memoria tissutale", considerato il fatto che si trova proprio all'interno dei tessuti del nostro corpo.
La risposta positiva che riceviamo, quale soluzione al problema, deriva dal fatto che noi, come essere spirituali, tendiamo per natura al bene.
A livello spirituale l'anima tende sempre al bene, al buono, al bello perché sono caratteristiche fondamentali del Creatore.
Ad impedirci di vivere il bene, il buono e il bello è una emozione negativa, come ad esempio la paura.
Ma dobbiamo sapere che il blocco somato emozionale si genera anch'esso sul principio del bene e del buono. Esso è il tentativo di proteggerci da qualcosa.
Ad esempio: una tensione muscolare deriva dal tentativo di impedire uno strappo muscolare. La stessa cosa avviene per i traumi emotivi.
L'aspetto paradossale è che ciò che ha funzionato in passato non funziona nel presente, così, ciò che era una difesa, diventa un problema, una disfunzione che sabota la nostra vita.
Siccome però in quella memoria esiste la tendenza al bene, come appena detto, è normale che sia essa stessa a contenere la nuova soluzione, più adeguata al tempo presente; ma per ottenerla dobbiamo necessariamente entrare in contatto con lei.
Per fare questo ho creato ESSERCI: il tuo potenziale in atto e ho creato un metodo che ho chiamato R.E.I. ossia Riequilibrio Energetico Ideodinamico®.
L'esperienza dimostra che con R.E.I. puoi liberarti dalle memorie tissutali negative e nuovamente esserci con il tuo potenziale in atto.
A tale proposito le persone che lo hanno provato hanno detto:
“ritengo REI una delle discipline più all'avanguardia per connettersi con se stessi “ (Emmanuelle)
“questo percorso formativo alla scoperta del REI sarà sempre da me ricordato come il giorno della mia rinascita Spirituale” (Emmanuele)
“REI è un metodo esperienziale di grande immediatezza e verità […]. Andrea ha creato un sistema prezioso che permette di mantenere il contatto con noi stessi in modo biologico” (Luca)
“REI è stata un’esperienza incredibile e molto interessante volta alla riscoperta del proprio Io. […] per migliore la propria autostima e intraprendenza nel modo di porsi davanti alla persone” (Tiziano)
Alla fine, come dico io: "ti porto a fare un viaggio dentro te stesso a conoscere la tua anima... il resto è un'esperienza".
Buona vita a tutti dal vostro Andrea.
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/Victoria_Borodinova-6314823/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=2972221">press 👍 and ⭐</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=2972221">Pixabay</a>




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