STOP E REPLAY
- Andrea catanese

- 24 ago 2021
- Tempo di lettura: 3 min

Quasi quattro mesi di silenzio, quasi quattro mesi di silenzioso ritiro in me stesso, catturato da emozioni contrastanti, scontri sui social e incredulità diffusa.
Ma la vita non si ferma e si fa sentire sempre pretendendo condivisione e azione.
Si pensa che chi si occupa di benessere sia immune ai dolori della vita o abbia una capacità particolare nell’affrontare e risolvere le difficoltà.
Beh… non è vero.
Siamo tutti persone fragili e con dei limiti.
La storia di questo anno e mezzo ci ha colpiti duramente e non è ancora risolta, seppure qualcosa si muove anche su questi piani più terreni per farci trovare la nuova era.
Già: la religione ci ha impaurito con la fine del mondo, ma la verità teologica parla solo di “fine di un’era”; è quella degli anni ‘80 (giusto per citare una canzone) è finita.
Ma non sono qua per scrivere di storia, ma di persone.
Come molti di voi anche io sono stato colpito nella mia fragilità di uomo e ho dovuto fare i conti con la paura e l’ansia e l’ignoto.
Come sempre la vita sa essere il corso di crescita personale più efficace che ci sia!!
In questo, però, dobbiamo ricordarci sempre di chiedere aiuto, come anche io ho fatto ad amici e professionisti.
Soli non si va da nessuna parte!!
Nel mio lavoro sono stato zitto per quasi 4 mesi; nessuna azione sui social, nessuna condivisione importante.
Nei primi mesi mi sono fatto prendere la mano dalle lamentele e dalla paura.
Il mio impegno ad aiutare gli altri, anche con consulenze gratuite on line, ha lasciato il posto alla rabbia umana, al risentimento davanti all’uomo che giudica il suo simile fino a stigmatizzarlo.
Mi tornano in mente le parole della bibbia: il fratello contro il fratello. (mt 10, 21 ss)
Ho sofferto e soffro davanti a una società divisa dalle più assurde etichette sociali: i SI contro i NO. Ma quanto siamo piccoli!!!
Eppure si deve ricordare che “quando punti un dito contro qualcuno tre sono rivolti contro te stesso”.
Questo è un simbolo forte che deve farti riflettere!
Ed anche grazie a lui che io ho iniziato a riflettere, a guardare i miei comportamenti e ad ascoltare la verità in me.
Se ci fermiamo nel silenzio della nostra stanza sentiamo in noi la verità, sentiamo che noi siamo altro rispetto a quanto ci impongono con la TV.
Noi siamo vita allo stato puro!!
E la vita non punta il dito contro nessuno.
La vita accogli l’altro anche e soprattutto se diverso come il lebbroso (Mt 8, 1 - 3).
Nel momento in cui ho smesso di puntare il dito la mia fame di notizie e di social è calata quasi a zero e ho iniziato ad avere sete di vita reale e concreta.
E mentre mi dissetavo scoprivo in me la serenità, l’esistenza, la relazione con le persone; quelle relazioni che erano state uccise dall’etichetta “distanziamento sociale”.
Soprattutto ritrovavo la relazione con me stesso e la mia essenza che oggi mi riporta a scrivere di ciò che so, di ciò che sono, di ciò che voglio condividere e portare alle persone.
Torno a sognare, a leggere e a stare con la mia famiglia che nel frattempo è cambiata senza che me ne accorgessi.
Un cambiamento che risente della cattiveria di chi gestisce da più di un anno le vite e le menti delle persone, ma che non deve impedire di tornare ad essere persone in relazione.
Ti scrivo tutto questo perché desidero condividere con te la forza ritrovata; trovata e usata per nutrire la vita e che tu stesso hai a disposizione per nutrire la tua stessa vita.
Il dolore, la difficoltà è parte della vita e anche se nei mesi ci hanno esasperato questi aspetti, noi possiamo tornare a vivere la vita con maggior gioia e spensieratezza perché siamo persone e anime in relazione; perché siamo in grado di elevarci sopra l’uomo e sentire lo Spirito dirci la verità che conta e darci la forza di vivere la vita e migliorarla.
A noi resta solo di essere in relazione con noi stessi e Lui, lo Spirito, nel rispetto e nell’amore reciproco; senza puntare nessun dito su nessuno, capaci di abbracciare l’altro qualsiasi sia la sua scelta di vita.
Per fare questo invito anche te ad un STOP e REPLAY, ossia a fermarti e a ripartire in modo diverso e migliore.
Io non dico di aver risolto i problemi, ma condivido con te il mio impegno a farlo affinché, in questo scambio, tutti troviamo l’abbraccio e la forza che ci spetta.
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Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/suiwai-5846619/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=2484628">瑞偉 黃</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=2484628">Pixabay</a>




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