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SIMBOLI E GUARIGIONE

Aggiornamento: 23 ago 2021



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Ci sono molte forme di guarigione ed ognuna di esse usa, consapevolmente o meno, dei rituali e degli oggetti simbolici.


Per parlare degli oggetti e degli strumenti che noi usiamo nel fare trattamenti energetici dobbiamo necessariamente, prima di tutto, capire bene che cos'è un simbolo e cos'è uno strumento simbolico.


La parola simbolo significa “simballo”, ossia “che rimanda ad altro”. 


Un oggetto, qualsiasi oggetto, prende il nome di simbolo quando viene investito di un significato, di una proprietà che ci permette di essere rimandati ad altro, come ad esempio la croce cristiana che ci rimanda a Dio e ci porta a fare un’esperienza mentale ed emozionale riferita a quel qualcosa a cui il simbolo ci rimanda. 


L’investitura, ovviamente, deve essere sia di tipo logico / mentale che emozionale.


Ecco che un simbolo religioso che ci rimanda a una divinità, ci porta, nel solo vederlo, a pensare e a conoscere quella divinità e a fare esperienza dei suoi insegnamenti, delle sue qualità, delle sue potenzialità.


Questo vale anche nel mondo medico: pensate agli ambulatori e agli strumenti che il medico usa. Il bisturi è lo strumento del chirurgo, ma è anche simbolo del suo mestiere. Quando vedo un bisturi esso mi rimanda alla chirurgia, alle operazioni, alla sala operatoria.

Di questi oggetti ne è pieno anche il mondo del benessere.


Pensate alle immagini presenti nelle associazioni o negli studi olistici, l’uso di incensi, le eventuali divise degli operatori, ecc.


Ma ci sono poi altri oggetti il cui simbolo è più nascosto come ad esempio l’uso del pendolino, o delle carte da cartomante, o le campane tibetane, e altro ancora.


Lo ripeto: ogni oggetto può essere strumento e simbolo allo stesso tempo.


Ogni oggetto diventa simbolo quando viene investito di un significato che rimanda ad altro, e strumento quando lo uso per fare qualcosa.


La croce cristiana è simbolo durante la funzione religiosa, ma diventa strumento durante un esorcismo.


La differenza di significato sta nel contesto in cui viene usato.


E’ importante capire questo.


Come questo influenza il nostro essere e fare il terapeuta?


Tutti questi oggetti e strumenti che noi usiamo in terapia energetica sono il mezzo che rimanda noi e il nostro cliente al potenziale che abbiamo ricevuto dall'infinito, cioè dal nostro creatore, qualsiasi sia il nome che gli dai.


Il simbolo ci permette, ed è necessario, per far fare a noi esperienza della nostra potenzialità e fintanto che ne avremo bisogno sarà esso il veicolo attraverso il quale noi metteremo in atto il nostro potenziale.


Ma attenzione: non è l'oggetto a fare la guarigione o a realizzare il benessere di una persona.


No! il simbolo è un veicolo. 


A fare, ad attuare i cambiamenti energetico spirituali, nostri o di un’altra persona, siamo noi che usiamo quel oggetto simbolico e questo è importante capirlo perché noi conosceremo il nostro potenziale attraverso l'uso di questo oggetto simbolico e man mano che conosceremo il nostro vero potenziale e vedremo che siamo in grado di usarlo, può arrivare il momento in cui non è più necessario, per quanto CI riguarda, utilizzare il simbolo. 


Potremo invece continuare ad usarlo perché sarà necessario per la persona che andremo ad aiutare, perché avrà bisogno LEI di un simbolo attraverso il quale trasferire potere all'operatore e quindi realizzare l’atto di guarigione, anzi di autoguarigione.


Quando Mosè aprì le acque del mar Rosso usò il suo bastone, ma né il bastone né Mosè aprirono l'acqua, fu Dio. Tant'è vero che il popolo sa che quell'evento è stato possibile grazie all'intervento di Dio attraverso Mosè. 


Eppure, quando parliamo di quell'evento, che sappiamo essere stato dettato della potenza di Dio, comunque vediamo e diciamo che ad aprire le acquea è stato Mosè alzando il suo bastone e non il suo bastone. 


Quindi l'oggetto simbolico va usato per aiutare la persona nel ricevere la guarigione e non dobbiamo essere colpiti nel nostro ego se la persona pensa che è l’oggetto a fare la guarigione. Lasciamo che la persona trasli il potenziale di guarigione sull'oggetto anche se sappiamo benissimo che siamo noi a fare qualcosa in sintonia con una divinità più grande e che quel simbolo è solo un mezzo attraverso il quale noi possiamo esprimere il nostro potenziale o la persona può vivere quel suo necessario bisogno di una ritualizzazione di quello che poi è, di per sé, un evento naturale: l’autoguarigione.

 
 
 

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