MEGLIO UN AIUTO SUFFICIENTE CHE...

Ho sempre aiutato le persone a stare bene attraverso trattamenti che richiedono di essere in presenza e a contatto: tecnica cranio sacrale, kinesiologia emozionale, pranoterapia.

L'aspetto emozionale dei mie trattamenti mi ha portato a specializzarmi nel rilascio delle memorie corporee e intraprendere la strada del counselor psicosomatico e l'ipnosi non verbale.

Ho messo insieme le tecniche corporee con la consulenza psicosomatica ed è nato REI, Riequilibrio Energetico Ideodinamico.

Ma c'era sempre il contatto, la relazione in presenza tra me e la persona che chiedeva il mio aiuto.

L'evento covid ha destrutturato questo sitting, mi ha messo nella condizione di non aver più quel contatto libero che avevo prima.

Sembra sciocco, ma il dover indossare la mascherina rende la relazione già deficitaria su molti fronti.

Il volto è la nostra identità; ci riconosciamo grazie al volto e ci capiamo grazie alla mimica del volto.

Insomma: mi sono sentito in difficoltà.

Si aggiunga la paura di molte persone a lavorare in stretto contatto con l'operatore e le difficoltà aumentano.

Risultato: ho dovuto fare anch'io i conti con la tecnologia.

Così ho fatto ciò che mai avrei detto avrei fatto: ho proposto il mio aiuto anche tramite videochiamata.

Consapevole di perdere metà delle possibilità d'azione, ho deciso di dare le mie consulenze al massimo seppur tramite il limite della lontananza.

Un nuovo modo di fare consulenza che ha comunque permesso di fare del bene.

Mi sono allora ricordato una frase che si usa nei corsi di primo soccorso: meglio dare un aiuto sufficiente che negare un aiuto perfetto.

E tu che ne pensi?

Fammi sapere nei commenti la tua opinione sulle consulenze online.